“Ben temperato”

I contrappunti di un viaggio dal 2000 al 2023 di Giuseppe Spinillo, che compone libere sintonie di versi sulle note de “Il Clavicembalo temperato” di Johann Sebastian Bach. Preludi e fughe. Come scrive Eligio Lupo nella sua postilla al testo:

«Giuseppe Spinillo con questi “controappunti” compie un ulteriore scatto in avanti con la sua ricerca e gioco delle parole. Il suo linguaggio registra, grazie al non farsi mai mancare innumerevoli stimoli, la sua inarrestabile curiosità poetica. E questa volta lo fa col dominio incontrastato della sua conoscenza linguistica che gli consente di inclinare il suo afflato verso una delle più alte vette della musica di Bach.  Ispirazione che trae linfa non dettata unicamente dall’ascolto ma soprattutto dall’impianto, dalla struttura che Bach indica nell’indagare la scala cromatica musicale. Giuseppe Spinillo si avvicina così al clavicembalo ben temperato, ascolta grandi interpretazioni e coglie, dopo aver ascoltato dal vivo l’esecuzione integrale del “I libro” interpretato da Pollini qualche anno fa, la trasmutazione di una musica antica che Bach scrive per il futuro».


GIUSEPPE SPINILLO, nato ad Anzio il 6 gennaio 1961, vive a Roma. Svolge attività culturali, prevalentemente nel quartiere Prenestino, con “Il Piccolo Teatro della Parola” presso il Centro Culturale “Cento Incroci” in via delle Palme 158, in cui si tiene un Laboratorio di Lettura Ascolto e Scrittura Poetica. 

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Siamo una cooperativa di produzione e lavoro dal 1990. Proponiamo un modo di cercare, di porre domande sui vissuti, sui dispositivi totalizzanti,  sulle risposte di adattamento e sulle risorse creative delle persone che li attraversano.

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