Progetto memoria

La ricerca


La ricerca del Progetto memoria, nata nel 1991 all’interno della cooperativa Sensibili alle foglie, si avvale dell’omonima collana editoriale per rendere pubbliche le sue acquisizioni e per auto-finanziarsi, attraverso la commercializzazione dei libri, al fine di garantire l’autonomia e la serietà del lavoro.

Il Progetto Memoria è una ricerca storico-documentaria sull’esperienza armata che ha attraversato l’Italia negli anni 70-80 del Novecento. La fascia temporale presa in considerazione va dal 1969 – anno nel quale le forme assunte dalla repressione (come ad esempio la strage di Piazza Fontana) spingono i movimenti a interrogarsi sull’uso delle armi nei processi rivoluzionari – al 1989, anno della “caduta del muro di Berlino”, che segna una linea di confine rispetto ai modi di pensare la politica, le relazioni tra Paesi, le rivoluzioni e ciò che vi attiene.

L’insieme delle informazioni raccolte consente oggi, a chiunque abbia la pazienza e l’interesse per farlo, di costruire un proprio percorso di lettura di quegli anni. Ci sembra importante investire chi si interessa a questa esperienza della responsabilità del suo personale viaggio nelle informazioni raccolte e pubblicate. Riteniamo che un superamento della lettura manipolativa proposta e gestita durante e dopo l’esperienza armata dalla controparte, possa avvenire soltanto alla condizione che chi si accosta a quelle informazioni abbia voglia di pensare con la propria testa, di cercare i suoi fili conduttori.

L’intera collana è stata esposta dall’artista Dora Garcia nel Padiglione spagnolo della Biennale di Venezia 2011.

La lotta armata in Italia ha espresso un fermento sociale e generazionale molto articolato e ampio, su un arco di anni attraversato da mutamenti sociali e politici non indifferenti. Perciò si può tentare di leggere il fenomeno solo guardando alle differenze che lo hanno attraversato e composto. Poiché esse illuminano territori e situazioni che hanno riguardato, in quegli anni, l’intera società. 

Incontri seminariali

Dalla ricerca Progetto memoria sono nate anche due proposte seminariali rivolte a chi sia interessato ad approfondire, a partire dalla documentazione raccolta, i diversi aspetti dell’esperienza armata di sinistra negli anni 1969-1989. Gli incontri sono condotti da Maria Rita Prette, ricercatrice e responsabile del Progetto memoria, incaricata dalla cooperativa Sensibili alle foglie, sin dal 1994, a curare la ricerca del Progetto memoria e l’omonima collana editoriale.

1. LE FORMAZIONI ARMATE DEGLI ANNI SETTANTA NELLA SOCIETÀ ITALIANA


In questo incontro si guarda il rapporto tra le organizzazioni armate di sinistra, operanti tra il 1969 e il 1989, e la società italiana nel suo insieme.

Dopo aver illustrato le radici della ricerca, i criteri e i metodi adottati, si propone un percorso nei venti anni considerati esponendo sinteticamente:

  1. I dati raccolti sulla composizione del fenomeno, in relazione con la produzione teorica e i contesti sociali nei quali le organizzazioni hanno operato;
  2. Quando l’intervento armato ha significato dare e ricevere la morte; 
  3. I dati e informazioni relativi agli eventi in cui i militanti hanno incontrato la tortura;
  4. Come ha risposto la società italiana all’istituzione di un apparato della tortura.

L’incontro si svolge in due parti, per un totale di 6 ore.

La prima (h. 10-13) è dedicata a illustrare i punti 1 e 2.

La seconda (h. 14-17) porta l’attenzione sui punti 3 e 4.

2. IL CARCERE NELLO STATO DI DIRITTO


In questo seminario si guarda al rapporto tra lo Stato di diritto e i reclusi per banda armata o associazione sovversiva. 

Dopo aver illustrato le radici della ricerca, i criteri e i metodi adottati, si propone un viaggio nelle carceri italiane, a partire dal 1969 fino ad arrivare a oggi, esponendo sinteticamente:

  1. Le condizioni di vita quotidiana dai reclusi, le loro lotte, le risposte e le analisi elaborate; 
  2. Gli strumenti giuridici e legislativi utilizzati dallo Stato di diritto per gestire l’istituzione carcere nei venti anni considerati;
  3. L’evoluzione dell’istituzione carcere fino ad oggi; 
  4. La relazione fra carcere e tortura, a partire dalla documentazione raccolta.

L’incontro si svolge in due parti, per un totale di 6 ore.

La prima (h. 10-13) è dedicata a illustrare i punti 1 e 2.

La seconda (h. 14-17) porta l’attenzione sui punti 3 e 4.

Gli incontri sono soggetti all’iniziativa di un gruppo sociale che voglia realizzarli e che quindi li richieda alla cooperativa. Essi prevedono un minimo di 15 iscritti (fino a un massimo di 25) con una quota pari a 50 euro ciascuno, per le sei ore di lavoro, che possono essere suddivise su due giorni (tre un giorno e tre il successivo) qualora si renda necessario.

CHI SIAMO

Siamo una cooperativa di produzione e lavoro dal 1990. Proponiamo un modo di cercare, di porre domande sui vissuti, sui dispositivi totalizzanti,  sulle risposte di adattamento e sulle risorse creative delle persone che li attraversano.

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