“Alla ricerca della pace perduta”

SULL’ISOLA DEL TESORO

Sull’isola del tesoro le insidie non mancano e i compagni di viaggio sono diversi da noi, pensano cose diverse e fanno sogni differenti. Non è facile camminare al loro fianco, a volte incutono, persino, paura. Eppure, per la nostra ricerca, tutti sono necessari, non c’è uno solo di loro che non sappia qualcosa che tutti gli altri non sanno. Tutto ha un senso nella nostra ricerca della pace perduta. Perché di questo si tratta, del tesoro più grande, il più prezioso di tutti: la pace. Non un saggio tecnico e noioso, non un libro di filosofia immacolata che non vuole sporcarsi con il fango del mondo, e nemmeno un manuale per quelli che vogliono dedicarsi a mettere d’accordo le persone; sull’isola del tesoro c’è tutto il mondo con ogni grammo del proprio fango, c’è la realtà, ci sono i problemi quotidiani, le domande di sempre che non hanno mai ricevuto una risposta chiara. Questo è un carteggio, uno scambio di lettere spericolate sull’unico problema di cui vale la pena parlare: come si costruisce la pace? Che cos’è veramente? Siamo pronti a salpare.


Paolo Pagliai, docente universitario, fiorentino, vive in Messico, dove, da più di venticinque anni, insegna Diritti Umani e Costruzione di Pace. Con Sensibili alle foglie, ha pubblicato, insieme a Leonardo Montecchi, Cambiare il mondo: lettere fra l’Italia e il Messico (2014). Da ormai otto anni, dirige l’Alta Escuela para la Construcción de Paz.

Roberto Carlon, ottico e artigiano, non ha titoli accademici da esibire. Autodidatta per scelta, osserva e cerca di valorizzare nel quotidiano le cose buone e giuste in cui si riconosce. Nel suo percorso ha incontrato la meditazione, che ha inciso profondamente sulla sua vita e su quella delle persone che lo circondano.

Prefazione di Leonardo Montecchi.

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Siamo una cooperativa di produzione e lavoro dal 1990. Proponiamo un modo di cercare, di porre domande sui vissuti, sui dispositivi totalizzanti,  sulle risposte di adattamento e sulle risorse creative delle persone che li attraversano.

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