Seminario sulla “Dissociazione antropo-cibernetica” a Roma

Sono aperte le iscrizioni al seminario sulla “Dissociazione antropo-cibernetica” organizzato da Renato Curcio e Roberto Mander.

Sabato 14 ottobre 2023, dalle 10 alle 16

in via Flaminia 109, a Roma (presso lo Studio Mander).

Accesso previa iscrizione, scrivere a: socioanalisi@gmail.com o roberto.mander@virgilio.it 

Il costo è di 50 euro (IVA esclusa)

Numero massimo di partecipanti: 25.

Siamo nell’epicentro di una velocissima trasformazione antropologica che, mentre per un verso ci precipita in un vortice di spaesamenti, per un altro ci proietta in un paesaggio artificiale i cui i bagliori ci attraggono mentre sottraggono al nostro sguardo gli orrori.

In questa trasformazione tumultuosa si compie il salto d’epoca dalla prevalenza delle esperienze relazionali alla dominanza delle connessioni digitali. Più della metà del nostro tempo di veglia si compie oggi nell’impero dei segni scorporati: immagini, messaggi, feed social, filmati, e così via.

Primo bersaglio di questo fuoco incrociato è la nostra vastità identitaria: preda prescelta e obiettivo di caccia dei tiratori scelti, che poi sono anche la nuova aristocrazia del lavoro al soldo delle potenti aziende che trafficano in big-data.

Il seminario “Sulla dissociazione antropo-cibernetica” propone tre ore di lavoro di gruppo nel corso delle quali verranno presi in esame alcuni strumenti di orientamento analitico utili per non soccombere in questa tempesta cibernetica.

In particolare verranno esplorati in due momenti:

  • la rarefazione della persona relazionale;
  • il guardaroba storico delle identità di relazione;
  • le torsioni relazionali e alcune risposte dissociative;
  • i processi dissociativi come rischi e risorse;
  • l’avvento della persona cibernetica;
  • il megastore delle identità di connessione;
  • la girandola infinita delle dissociazioni connettive;
  • il trionfo delle solitudini affollate.

CHI SIAMO

Siamo una cooperativa di produzione e lavoro dal 1990. Proponiamo un modo di cercare, di porre domande sui vissuti, sui dispositivi totalizzanti,  sulle risposte di adattamento e sulle risorse creative delle persone che li attraversano.

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